Regione Lombardia: visione errata sul nuovo sistema 0-6 anni di asili nido e scuole infanzia

Data pubblicazione: May 15, 2020 2:20:8 PM

27 gennaio 2020

Il 28 gennaio davanti al palazzo della Regione si terrà un presidio delle categorie del pubblico impiego in difesa degli asili nido contro la delibera della Giunta Regionale della Direzione generale Politiche Sociali relativa alla revisione e all’aggiornamento dei requisiti per l’esercizio degli asili nido.

La Federazione dei Lavoratori della Conoscenza CGIL considera quanto contenuto nella delibera una visione di Regione Lombardia errata e in contrasto con quanto previsto dalle norme legislative in merito, a partire, per esempio, dal fatto che gli Assessorati coinvolti siano quello delle Politiche Sociali e quello delle Politiche per la famiglia.

La Giunta Regionale a quanto pare non ha letto bene quanto prevede il Decreto 65 del 2017, considerato che l’Assessorato all’Istruzione è soggetto escluso e non si capisce quale ruolo abbia o se interloquisca con gli altri assessorati.

L’obiettivo del decreto 65/2017 è l’introduzione di un sistema integrato 0-6 anni: “sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni”.

Appunto, la finalità del sistema 0-6 è il superamento di un servizio a domanda individuale, trasformando gli interventi per i bambini nella fascia di età tra 0 e 3 anni da servizi socio-assistenziali a domanda individuale in percorsi educativi, in un’ottica integrata con le esperienze formative delle scuole dell’infanzia.

Per questo la visione di Regione Lombardia, con la delibera del 16 dicembre 2019, concepisce in maniera errata il sistema 0-6 anni riportandolo a servizio come offerta sociale invece che educativa.

Lo spirito del sistema 0-6 è di implementare il servizio pubblico educativo e di istruzione ampliando e istituendo asili nido e scuole dell’infanzia come offerta pubblica, generalizzandola in tutto il Paese.

È cruciale sostenere adeguatamente i bisogni educativi dei bambini fin dalla prima infanzia, per ridurre i rischi dell’insuccesso formativo, della povertà educativa, della marginalizzazione sociale.

Chiediamo che la delibera della Giunta regionale venga rivista e si affronti con l’Assessorato all’Istruzione, formazione e lavoro lo sviluppo di un sistema integrato 0-6 anni dal punto di vista formativo e di istruzione.