Organici docenti anno scolastico 2017/2018: Lombardia penalizzata nel consolidamento dei posti spettanti
Data pubblicazione: May 23, 2017 9:33:44 PM
Anche per il 2017/2018 i vincoli di legge imposti sette anni fa (era Tremonti-Brunetta), determinano squilibri nella distribuzione del fabbisogno delle scuole per l’anno scolastico prossimo.
Nonostante si registri un segnale positivo consistente nei 52.000 posti destinati alle assunzioni a tempo indeterminato, di questi solo 15.000 sono riferiti a vero e proprio consolidamento dei posti assegnati annualmente a supplenza. I restanti 21mila sono assunzioni derivanti dal turn-over dei pensionamenti e 16mila da posti già vacanti e disponibili nell’organico di diritto dell’anno in corso.
Il cosiddetto Organico di fatto quest’anno risultava essere di 30.262 posti, organico che rispecchia la reale situazione delle scuole e quindi tutto da stabilizzare.
Quindi, l’obiettivo di consolidare i posti già esistenti nell’organico complessivo di diritto e fatto e di assegnare alle scuole le risorse indispensabili per il loro funzionamento in termini di efficacia, qualità e garantire continuità didattica con la stabilizzazione dei posti e la stabilizzazione del personale, è stato raggiunto solo a metà.
A fronte della richiesta avanzata dalla Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli di consolidare 25.000 posti, il Ministero dell’Economia ne ha autorizzati solo 15.000 dei 30.262 disponibili.
Questi i numeri nazionali.
Come sono ripartiti i posti e le stabilizzazioni nelle varie Regioni? E come sono stati determinati?
I numeri indicati nella tabella del Ministero mancano di un dato significativo: il numero degli alunni. Uno dei dati che determina la distribuzione oggettiva dei posti necessari e di quelli da stabilizzare.
Una mancanza grave e di poca trasparenza.
Da quanto si è appreso, si è certi che la popolazione scolastica a livello nazionale avrà una riduzione complessiva rispetto all’anno in corso; un dato, però, diverso da regione a regione.
Infatti, dai dati a sistema la Lombardia avrà un aumento di alunni pari a quasi 3.800 unità.
Alla Lombardia vengono assegnati come adeguamento dell’organico 5.722 posti (+410 rispetto allo scorso anno) ma, dei 5.312 posti già esistenti rispetto ai 30.262 totali, solo 1.818 saranno consolidati.
Questo è il risultato del criterio utilizzato dal Ministero che non parte dall’analisi dell’aumento/decremento degli alunni ma dai candidati presenti nelle graduatorie ad esaurimento e nelle graduatorie del concorso.
I restanti posti (3.904) nella nostra regione saranno di fatto assegnati a supplenza.
Si determina, così, da un lato una contrazione di organico rispetto al reale fabbisogno dato dall’incremento degli alunni, dall’altro un rischio di esuberi nel tempo nelle situazioni di continuo decremento della popolazione scolastica.
Anche il dato del rapporto alunni/classe (dato desunto dal MIUR 2016/17) vede la Lombardia tra le regioni con il rapporto più alto. Rapporto destinato ad aumentare se non verranno soddisfatte le reali necessità delle scuole.
L’organico così determinato non ci soddisfa!
Chiederemo per la nostra regione più stabilità e maggiori risorse di organico per ampliare le sezioni delle scuole dell’infanzia da anni con organico bloccato e liste di attesa in ingresso, per soddisfare richieste di nuovo tempo pieno nella scuola primaria, per ridurre il numero di alunni per classe, spesso al di sopra del numero massimo previsto dalla norma, con l’istituzione di nuove classi.