pubblicato il 17 ottobre 2025
Lettera appello alla società civile per la Scuola Democratica
Il Tavolo Nazionale per la Scuola Democratica è una rete di soggetti collettivi impegnati nel mondo dell’educazione: scuole, università, ricerca, associazioni e terzo settore.
Diversi per storie e identità, sono uniti da un obiettivo comune: tutelare e promuovere il diritto all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, dalla prima infanzia all’età adulta. Con la stessa passione è importante difendere il lavoro quotidiano di chi educa, insegna, accompagna la crescita delle persone e della società.
Dopo una giornata di confronto tenuta lo scorso 2 aprile 2025, con oltre mille partecipanti, per discutere delle Indicazioni nazionali 2025, sono emerse riflessioni confluite nel documento Per una scuola democratica e costituzionale. Critiche alle Indicazioni 2025, presentato alla Camera dei Deputati il 17 aprile, in cui denunciamo la pericolosa regressione della cultura democratica della scuola e del Paese operata dall’attuale Ministero.
Lanciamo un appello
La scuola è molto più di un’istituzione: è il cuore pulsante della democrazia, lo spazio dove si costruisce uguaglianza, cittadinanza, coscienza critica. È un bene comune, non una proprietà di governi o partiti.
Oggi questo spazio è in pericolo. Politiche scolastiche autoritarie e regressive stanno minando i principi costituzionali di una scuola aperta, inclusiva, partecipata. Ecco perché ci rivolgiamo a voi: cittadine e cittadini, studenti, insegnanti, famiglie, amministrazioni, realtà culturali e sociali.
È il momento di unirsi. È il momento di scegliere da che parte stare.
La revisione delle Indicazioni nazionali del primo e secondo ciclo vuole cancellare la cornice culturale della scuola democratica fondata su progettazione, ricerca e autonomia. Ma l'attacco alla scuola democratica è cominciato a ottobre 2022 con:
le nuove linee guida per l’educazione civica incentrate sull’individuo come imprenditore di se stesso, difensore della proprietà privata piuttosto che del bene comune;
la riforma della filiera tecnico-professionale che piega la scuola alle esigenze delle aziende;
il ddl sull’obbligo del consenso informato che minaccia libertà d’insegnamento e autonomia scolastica, e priva i giovani del loro diritto a un’educazione sessuo-affettiva;
il ritorno a una valutazione classificatoria e sanzionatoria con il ripristino dei giudizi sintetici nella scuola primaria.
Questi interventi promuovono un modello trasmissivo, gerarchico, selettivo: una scuola del “programma da svolgere”, del merito individuale, funzionale alle logiche aziendaliste. Si abbandona l’idea di una cittadinanza planetaria per ripiegare su un’educazione che esalta l’identità nazionale, i confini, l’ordine e l’obbedienza.
Contro questo modello di scuola abbiamo espresso in più occasioni – pubblicamente e con lettere al Presidente della Repubblica, a famiglie e al corpo docente – un dissenso radicale. Ma non basta: serve una risposta collettiva, larga, dal basso.
Alla società civile chiediamo di unirsi a noi per:
pretendere una scrittura condivisa delle Indicazioni nazionali, basata sul confronto tra scuola, cultura e politica;
respingere ogni tentativo di trasformare la scuola in un servizio privato, al servizio del mercato e delle logiche aziendaliste;
sostenere l’idea di scuola capace di garantire eguaglianza reale, emancipazione, pensiero critico in quanto la scuola è istituzione della Repubblica;
partecipare alla costruzione di reti territoriali insieme a insegnanti, studenti e studentesse, famiglie, amministratori, ricercatori e associazioni per riportare la scuola al centro del dibattito pubblico.
Il 18 ottobre 2025 lanceremo un’iniziativa nazionale nelle principali piazze d’Italia.
A Milano ci troveremo in piazza Castello, alle 14.00
Uniti per una scuola inclusiva, partecipata, laica, pubblica e libera.
Una scuola che insegna a pensare, non ad obbedire. Una scuola che costruisce il futuro, non che lo rimuove.
Milano, 17 ottobre 2025
ANFIS, ANPI Milano, Caracol, CIDI Milano, Coordinamento Genitori Democratici, FLC CGIL Lombardia e FLC CGIL Milano, Movimento di Cooperazione Educativa in Lombardia, Legambiente Scuola e Formazione, Le tre fontane, UDS Lombardia, USB Lombardia