Pubblicato il 26 agosto 2025
Le attuali regole condannano 7.000 persone al precariato, più del 20% della pianta organica: penalizzati profili cosiddetti minori. Ma penalizzato anche il funzionamento delle scuole, dall'accoglienza ai laboratori, alle segreterie. Il personale scolastico è un investimento, non un punto di costo.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in concerto col MEF, ha previsto per la Lombardia un contingente assunzionale assolutamente insufficiente rispetto al reale bisogno delle istituzioni scolastiche.
Lo dicono i numeri:
solo 498 assunzioni di Assistenti Amministrativi su 1.785 posti vacanti e disponibili
solo 135 assunzioni di Assistenti Tecnici su 689 posti vacanti e disponibili
solo 1.443 assunzioni di Collaboratori Scolastici su 4.476 posti vacanti e disponibili
solo 213 assunzioni di DSGA su 404 posti vacanti e disponibili
Alla fine saranno soltanto 2.279 le stabilizzazioni su 7.354, solo il 30%: e sarebbero stati di meno se la FLC CGIL non fosse intervenuta per rafforzare il numero di DSGA. Il tutto perché vige ancora una norma di una vecchia Legge di Bilancio che prevede assunzioni soltanto sui pensionamenti.
In più, con i meccanismi di attuali sono penalizzati profili apparentemente minori, per numero ma non per importanza, che continuano ad aspettare da anni la stabilizzazione: operatori delle aziende agricole, guardarobieri, cuochi, infermieri.
I numeri ci dicono anche altro, cioè che l’attuale organico è insufficiente: non a caso il primo adeguamento alle situazioni di fatto vede l’autorizzazione di oltre 1.800 posti, quindi un +6% di personale necessario per garantire il corretto avvio delle attività didattiche a settembre. Poi, come lo scorso anno arriveranno altre deroghe.
I numeri non mentono quando ci dicono che le Scuole statali italiane ed il personale scolastico continuano ad essere un ragionieristico punto di costo per la nostra Repubblica e non una risorsa sulla quale investire.
Come FLC CGIL Lombardia siamo fortemente preoccupati perché il precariato nei profili ATA continua ad essere altissimo: circa 7.000 precari sono il 22% dell’organico complessivo. Il tutto a danno della qualità e della continuità dell’azione della scuola.
Per questo chiediamo:
- Il rafforzamento degli organici partendo la conversione dell’organico di fatto in organico di diritto;
- Il superamento delle norme di legge che limitano la stabilizzazione dei posti nel limite dei pensionamenti;
- L’estensione a tutto il personale attualmente di ruolo dei percorsi per il conseguimento delle posizioni economiche;
- Un massiccio investimento di risorse per il rinnovo del CCNL 2022-24, ma anche per i fondi del miglioramento dell’offerta formativa (FMOF), tale da permettere un adeguato riconoscimento delle attività aggiuntive.
La FLC CGIL Lombardia vigila perché il lavoro del personale ATA sia valorizzato oltre le semplici etichette: sono un investimento, non un punto di costo!